L’aria che respiriamo è fatta di una miriade di componenti di cui alcune, purtroppo, nocive dovute ad alcune attività che – soprattutto nella zona Nord della città di Firenze – si concentrano pericolosamente: traffico, fabbriche, riscaldamento, aeroporto.
Due di queste componenti – quelle attualmente misurabili dalle centraline autocostruite – si definiscono PM 10 e PM 2.5 sulla base delle loro dimensioni ovvero, rispettivamente, UN DECI-MILIONESIMO-DI-METRO ed UN DUE-VIRGOLA-CINQUE-MILIONESIMO-DI-METRO di PM (Particulate Matter) ovvero di particolato: mix di particelle solide e liquide che si trovano in sospensione nell’aria.
Più è piccolo il particolato e più è in grado di ‘infiltrarsi’ nel nostro organismo (sangue, polmoni, eccetera) e quindi più è pericoloso come fattore di rischio per aumentare le probabilità di insorgenza di malattie croniche alle vie respiratorie come asma, bronchiti, enfisemi ma anche malattie cardiovascolari e tumori.
La normativa tecnica in materia di qualità dell’aria fissa il valore limite di riferimento per la concentrazione atmosferica di PM2.5 a livello di 25 microgrammi/m3 come media annuale mentre l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha individuato il valore limite di riferimento per il PM2.5 a livello di 10 microgrammi/m3 come media annuale, questo perché sempre più numerosi studi epidemiologici dimostrano come il fattore inquinamento sia la ragione di UN SESTO dei decessi nel mondo e di questi gran parte dovuti all’inquinamento dell’aria ed in particolare alla diffusione del ‘particolato’ più ‘fine’.
Collettivamente ma anche a livello individuale puoi fare molto per combattere l’inquinamento dell’aria: sostenendo le nostre iniziative, ma anche adottando uno stile di vita che moderi l’utilizzo del riscaldamento e dei mezzi privati di trasporto. Abbiamo imparato che ‘siamo quello che mangiamo’ ma non vorremmo imparare sulla nostra pelle e sulla pelle dei nostri figli che muoriamo per cio’ che respiriamo: il respiro, il primo atto che compiamo venendo alla luce, l’atto più naturale che cadenza il ritmo di tutta la nostra esistenza e che dovrebbe poter essere caratterizzato dall’assunzione di una ‘essenza’ più naturale possibile e non da un pericoloso mix di inquinanti derivante da una politica sbagliata del nostro vivere…