La rete di centraline “Che aria tira” si sta estendendo: nella provincia di Venezia i primi rilevamenti fanno emergere una situazione di inquinamento atmosferico da vera emergenza.
Similmente alla Toscana, le centraline di rilevamento dell’inquinamento atmosferico dell’ARPA locale del Veneto sono assenti proprio in molte zone critiche, dense di infrastrutture e attività industriali, per questa ragione il locale Forum Dell’Aria Rete Permanente da anni organizza iniziative di vario tipo, da incontri di informazione ai flash mob. La consapevolezza di una situazione ambientale sempre più compromessa e della conseguente necessità di un monitoraggio puntuale della qualità dell’aria, ha innescato la collaborazione tra Forum dell’Aria e CheAriaTira. Gli attivisti del Forum hanno installato una rete locale di centraline di monitoraggio intorno a Mestre i cui ricorrenti sforamenti dei valori-limite hanno attirato prima l’attenzione di molti media locali fino a scaturire un dibattito a livello nazionale.
In effetti se si controlla l’andamento delle centraline venete la situazione si può percepire come allarmante così come colpisce che spesso e volentieri le stesse centraline rilevano valori alti anche quando, contemporaneamente, le centraline toscane rivelano valori molto bassi (magari la mattina molto presto od anche quando le condizioni climatiche sono generalmente favorevoli alla dispersione degli inquinanti atmosferici).
Siamo ben contente/i che la nostra rete di rilevamento si stia dimostrando un valido alleato per comitati locali ambientalisti ma lo saremo ancor di più – contente/i – quando le istituzioni locali e nazionali si decideranno ad estendere le loro centraline di monitoraggio in tutte le zone critiche, informando adeguatamente la popolazione sull’emergenza in atto e delle sue conseguenze per la salute, e, soprattutto, quando attueranno provvedimenti adeguati per limitare al massimo l’inquinamento. Che l’inquinamento atmosferico, e in particolare da particolato, sia causa di gravi patologie, incida pesantemente anche sui bambini e diminuisca sensibilmente l’ aspettativa di vita e che a volte ha portato la magistratura ad occuparsene relativamente a decessi di persone per malattie legate all’inquinamento atmosferico, anche alle concentrazioni considerate accettabili dalla normativa italiana, è ormai una evidenza scientifica incontrovertibile. Dell’emergenza inquinamento si stanno occupando le più alte istituzioni, Europee e internazionali, si veda ad esempio l’articolo sul nostro blog https://www.cheariatira.it/blog/rapporto-2018-della-corte-dei-conti-europea/ e il resoconto del primo convegno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità su inquinamento atmosferico e salute: https://www.who.int/airpollution/events/conference/en/